Bella foto vero?
Se hai i soldi e ti piace una struttura come quella, fattela. Ma poi scoprirai che per registrare un voice over ti servono altre cose e che di quella enorme struttura userai un canale. O due. Ma si, esageriamo, ne userai 2 mono e due stereo.
Una premessa: questo post è rivolto a chi inizia e intende fare solo voice over da casa, non certo a chi intende fare un "grande studio".
Le indicazioni, tutte discutibili, sono volte al risparmio. Non sono adatte alla radio che ha altre necessità e tolleranze differenti, anche se molti punti in comune ci sono. Certo, se punti più
in alto e vuoi investire allora punta su altri prodotti. Questo è il cosiddetto minimo sindacale.
Se hai idee migliori scrivi, sarò felice di pubblicarle con crediti a chi mi segnala cose buone e corregge errori. Non sono un tuttologo ma solo uno che fa voice over e doppiaggi per mestiere.
E adesso... vorrei sfatare il mito che "se non spendi 5000 euro di attrezzature non puoi pretendere di registrare voice over in studio"! Non è corretto.
Spesso neppure i KIT per Voice Over sono all'altezza della qualità raggiungibile con una accurata ricerca di prodotti a basso costo ma di qualità. Inoltre, sono solo un pezzetto della catena, che
non è complessa o difficile ma che va studiata. Aggiungo che spesso si trovano in vendita prodotti che non sono pensati per una situazione da home studio, ad esempio un pannello da mettere
davanti al microfono a 200€ quando sono principalmente i riflessi alle spalle del microfono a creare i problemi. Una spesa inutile.
Un microfono con una firma sopra venduto a 300€ quando lo stesso modello senza firma ne costa 90 e temo suoni allo stesso modo. E via dicendo.
Io ne ho spesi anche di più, molti di più, ma faccio questo mestiere dal secolo scorso. Chi inizia, oggi, ha molte più possibilità, quindi di seguito cerco di mettere in evidenza le cose che servono davvero per realizzare il tuo home studio.
l'ambiente
Di pari importanza rispetto a tutta l'attrezzatura, l'ambiente dove inciderai i tuoi audio vocali. Ne parlo subito perché senza questo passaggio il resto è inutile. Se registri in una chiesa con marmi e volte, anche usando attrezzature di altissimo pregio produrrai un suono con riverberi ed eco. Perfettamente inciso ma adatto solo ad una messa in latino.
Il suono esce dalla tua faccia e rimbalza nelle pareti della stanza dove stai parlando. Il microfono cardioide che ha orecchie solo nella direzione verso di te, sentirà
particolarmente il riflesso dal muro alle tue spalle e dal soffitto sulla tua testa. Un po' meno attorno e alle sue spalle.
Se rivesti il muro alle tue spalle di roba morbida, che assorba le onde sonore, il microfono sentirà meglio la tua voce e il riflesso del muro verrà smorzato.
Anche ammorbidire il muro di fronte e un pezzetto di soffitto e aggiungere un tappeto morbido sotto i piedi non guasta! Qualunque cosa spezzi il viaggio delle onde sonore. Più
rendi neutro l'ambiente dove registri, migliore sarà il tuo suono.
Gaetano mi suggerisce che sentirà meglio tutto perché il microfono non distingue e che in fase d'ascolto avvertirai la differenza. Ok. Bene! Se era una messa cantata in latino ripresa nel Duomo, il concetto non cambia.
microfono
Se sai quel che fai puoi anche usare un microfono dinamico. Ma essendo roba per gente smaliziata, lascio stare e passo al condensatore. Più preciso e dettagliato, meno schizzinoso coi cavi e le apparecchiature.
Di microfoni ne ho parlato diffusamente sul blog e su Youtube.
Quel che devi cercare, non necessariamente tra i miei test, è un microfono nel tuo budget controllando questi dettagli:
A CONDENSATORE: i microfoni a condensatore hanno una maggiore sensibilità, non sono adatti al palco, richiedono una alimentazione, devono stare su un supporto e lontano dalle casse acustiche. Esistono anche microfoni da palco a condensatore ma non facciamoci confondere.
A DIAFRAMMA LARGO: sono quasi tutti così ma alcuni, come l'MXL990, montano una capsula per microfoni da strumenti, piccola e la cui resa è piuttosto discutibile. Poi ci sono le eccezioni ma non è il caso di approfondire in questo articolo.
CARDIOIDE che ascolta in una zona a forma di cuore davanti alla capsula. Un microfono multi pattern (figura 8 e omnidirezionale) potrebbe essere inutilmente costoso e per il voice over non lo userai altro che in posizione cardioide.
Sconsiglio i Broadcaster: sono pensati per le radio. Suonano bene ma restituiscono un suono molto radiofonico e poco adatto al lavoro in studio. Sconsiglio anche i
microfoni dinamici e tutti quelli ad archetto o da conferenza che sono adatti a situazioni molto specifiche.
In ogni caso, anche se pure un dinamico potrebbe farti ottenere un bel suono, non sarebbe mai paragonabile alla resa di un condensatore a diaframma largo e ai file che un
eventuale cliente dovrebbe assemblare lavorando con più speaker da home studio.
Eccetto rari casi, la resa sarebbe difficilmente paragonabile a parità di costo del microfono. Qui uno di quelli:
https://www.paolobalestri.com/2017/09/18/sennheiser-md-441-u-vs-neumann-u87ai/
SELF NOISE (equivalent noise level) Accettabile sotto i 16db.
Meglio se sotto i 12db.
Si tratta del rumore prodotto dal microfono, misurato in fabbrica.
Meno costa e spesso più ne produce, ma non sempre il prezzo elevato è sinonimo di pulizia del suono. Spesso i venditori non mettono in evidenza questo dettaglio quando è sopra i livelli
consigliati. Anche ascoltandolo in negozio potresti non accorgerti del fruscio, meglio leggere anche le specifiche.
La media attuale dei prodotti di qualità a prescindere dal costo, va dai 12db in giù. Il più silenzioso che ho testato è a 3db (CAD E100S).
Risposta in frequenza*: in ripresa la capacità del microfono deve essere il più possibile equilibrata, almeno nel range dai 40Hz ai 16Khz per la voce parlata.
Nell'immagine che segue qualche dettaglio per sapere dove andare a leggere queste informazioni.
Mediamente i microfoni vengono offerti dai 20Hz ai 20Khz*, quindi oltre le necessità del narrato, per poterli vendere anche a chi vuole registrare strumenti musicali ed avere più
mercato.
Se è un microfono USB quello che prenderai, deve anche sostenere la registrazione di un campione alla frequenza di 48Khz.
Piccolo aiuto:
*Risposta in frequenza: come percepisce i suoni nella gamma di frequenze in cui lavora, ti basta guardare l'immagine (cliccala, si allarga) per vedere che il Rode preso ad esempio è piuttosto lineare in tutta la sua area di lavoro, e questo è un bene.
Acustica
*Hz = hertz ovvero la misura della frequenza sonora. Sono oscillazioni del suono. 20Hz è il rombo del terremoto (anche più basso ma l'uomo sente dai 20Hz fino ai 20Khz). Il diapason quando vibra a 440Hz produce il LA.
Elettronica
*Khz = mille volte un hertz. Anche questa misura si riferisce ad una oscillazione ma non fare confusione, il campionamento di un file non centra con la frequenza di un suono. Sono due misure differenti. Quando leggi 48Khz ci si riferisce a quante informazioni sonore sono campionate dentro un file.
Wikipedia docet.
Grazie a Gaetano per gli Hertz! :)
shopping?
Il microfono XLR ideale per voice over: probabilmente il Rode NT1. Il modello nero qui linkato:
http://it.rode.com/microphones/nt1
Anche l'NT1A è ottimo ma a mio avviso molto ovattato! Quasi tutti nel tempo abbiamo notato la caratteristica. Però, considerando che è uno dei più diffusi in assoluto in questo settore, e dato che ne possiedo uno pure io, posso assicurarti che è un ottimo cavallo di battaglia:
http://it.rode.com/microphones/nt1-a
Sempre a basso costo ma di ottima qualità l'sE Electronics X1S:
https://www.thomann.de/it/se_electronics_x1s.htm
Anche se ha più rumore di fondo, anche il Behringer B1 è un perfetto compagno di lavoro considerando il costo:
https://www.thomann.de/it/behringer_b1_microphone.htm
Segnalo come il prezzo dell'AGK P420 sia diventato molto più accessibile: intorno ai 150€. Per chi non vuole spendere molto ecco un prodotto che ha oltre 10 anni sulle spalle ma che potrebbe dare ottimi risultati. Qui un test.
Se puoi spendere fino a 350€ allora la platea si allarga e tanto.
Il più gettonato al momento sembra essere l'ASTON Spirit, grazie a Ivano Lenny Pelizzoni, un collega che apprezzo e che mi ha mandato un test da cui ho potuto godere del confronto con un U87 e un TLM103.
Qui l'articolo:
https://www.paolobalestri.com/2019/02/06/aston-spirit-il-microfono-pi%C3%B9-amato-dagli-speaker/
Un microfono che ho in studio in tutte e due le varianti, XLR e USB e che quindi sento di poterti consigliare è il Sennheiser MK4, recensito qui.
Il microfono ideale USB che sento di consigliare è il Rode NT1-USB,
perché offre anche l'ascolto diretto in cuffia, cosa che quasi tutti i microfoni USB non offrono.
Altro gioiellino USB a basso costo con ascolto diretto in cuffia è l'Audiotecnica AT2010 USBi: https://www.thomann.de/it/audio_technica_at2020_usbi.htm
Il Blue Yeti è un grande microfono:
https://www.thomann.de/it/blue_yeti_studio.htm
Un oggetto più duttile e completo perché registra pure in stereo, omni e figura 8, offre solo la funzione scheda audio incorporate ma non l'ascolto diretto di quello che stai incidendo, eccetto il play through recording che però, essendo una prerogativa del software di registrazione offre sempre un lieve ritardo.
Ci sono microfoni che hanno grandi recensioni da parte del pubblico. Costano poche decine di euro e sembrano buoni prodotti.
Il pubblico che recensisce spesso non ha alcuna idea di cosa noi professionisti del voiceover cerchiamo. Mica siamo dei pirla noi a comprare microfoni costosi! Se quelli da poche decine di euro funzionassero non credi li useremmo pure noi che ci lavoriamo?
Quindi, se le registrazioni saranno per il tuo blog, anche realizzate con questi microfoni forse vanno bene ma se ti proponi professionalmente, lascia perdere:
avrai un suono molto secco, privo di dettagli e un fortissimo rumore di fondo.
Faccio la distinzione tra professionisti del voiceover in home studio e musicisti perché negli anni ho capito che le esigenze dei due sono molto differenti: se per un musicista l'sEV7 è il top per la voce, per uno speaker è meglio un Behringer B1.
Molti microfoni poi sono modificabili, di recente ho sbudellato un SC1100 della
Thomann, e alla fine si ottiene un prodotto che ha le caratteristiche richieste dal mondo professionale, con un costo magari più contenuto rispetto alle reali prestazioni. Ma non è per
tutti.
Qui sotto un esempio con un MXL990 da 90€ trasformato in un clone di
un U87.
scheda audio
Ne ho già parlato qui:
https://www.paolobalestri.com/2016/08/07/voice-talent-life-la-scheda-audio/
Per sommi capi: le schede audio interne dei computer non sono il massimo. Hanno connettori jack piccoli che portano poco segnale e molto rumore.
Se proprio non hai altra possibilità, presta attenzione che i cavi e i contatti non portino troppi rumori extra.
Per accendere un microfono XLR ti serve comunque un Phantom, quindi una scheda audio con connettore Canon oppure un mixer, ma aggiungeresti un elemento che produce lui stesso rumore e spesso, nei
mixer a basso costo sono installati Phantom scadenti.
Le schede dette Prosumer, ovvero la via di mezzo tra le professionali e le amatoriali, in realtà sono già ottime per gli speakeraggi da home studio.
Hanno connettori di qualità, Phantom discreti e sopra tutto campionano a 48 Khz 24bit.
Phantom = l'alimentazione del microfono (48V), che determina anche il suono migliore o peggiore a seconda dei componenti utilizzati nel sistema.
creare il file audio
Adesso devi realizzare il tuo file.
Ne ho scritto in due articoli che descrivono i vari formati, i campionamenti e i bit dei file.
Ti parlo anche di livelli del suono. Queste sono le basi tecniche per poter registrare da home studio.
Qui:
https://www.paolobalestri.com/2016/06/24/voice-talent-life-registrare-e-salvare/
e qui:
https://www.paolobalestri.com/2016/06/24/voice-talent-life-registrare-e-salvare/
voce, dizione e articolazione
Ho lasciato per ultimo il dettaglio più importante perché do per scontato che tu ti stia interessando a questo settore, registrazione da home studio, avendo basi di mestiere come speaker. In ogni caso due parole le spendo volentieri.
La dizione: se non hai le idee chiare su come si pronuncia l'italiano, dovresti farti un corso di dizione.
Devi anche allenare la voce ad uscire nel modo giusto, a farla suonare non ingolata o non di naso o testa. Articolazione, un allenamento continuo per poter parlare veloce facendoti capire.
Insomma, devi fare diventare la tua voce e il tuo parlare un piacevole e accattivante strumento di comunicazione.
Come la mia voce! Tanto per darmi importanza!
Per ora facciamo finta che questo capitolo sia una cosa risolta.
facciamo i conti
Parliamo del costo reale per un kit di inizio attività per uno speaker da home studio, una stima minima per chi ha un ambiente dentro cui lavorare (cameretta, stanzetta, sgabuzzino):
- Un computer, che probabilmente già hai se stai leggendo questo articolo.
Sì, anche un pad potrebbe fare al caso tuo almeno per produzioni basiche.
- Microfono USB o XLR.
- Software per editing da 0€ (Audacity o Ocean Audio)
- Piccola struttura per schermare muri che riflettono il suono, usando pannelli piramidali fonoassorbenti (qui un esempio su Amazon).
Considerando il costo di un portatile, 450€ + un microfono 150€ (usb
oppure XLR oppure un altro XLR), pannelli e un separé a cui
attaccare i pannelli 50+50€ da posizionare alle spalle del microfono, una cuffia di buona
qualità + 50€ e una scheda
audio prosumer + 50€, ecco che, partendo da zero ho speso 800€.
Se hai già il computer il costo scende a 350€ circa.
Io qui ho segnalato un kit ideale ma puoi sbizzarrirti.
Tutto il resto sta nella tua bravura nel gestire la tua voce, come stai davanti al microfono, come registri e salvi i file audio. Basta.
Certo, se investi nella tua strumentazione migliori la qualità, ma per il voice over, ad essere onesti, il grosso del lavoro sta nella tua bravura. La tecnologia ti porta solo fino ad un certo punto.
Si registra sempre con le cuffie, mai con le casse accese. A meno che tu non abbia costruito una saletta microfono perfettamente isolata, dentro cui registri con le cuffie. Se poi nella sala di mix/editing hai le casse accese chi se ne importa. Ecco la ragione per cui non ho messo nel conto le casse.
risorse
Registrazione e uso di software:
Matteo Orlandi è un grande professionista nella realizzazione di corsi professionali per software audio e video. Se vuoi davvero imparare a registrare e a mixare, qui c'è un sacco di materiale da
studiare ad un costo contenuto rispetto a quel che ti viene insegnato:
https://www.videocorsipro.it/tutorials/audio
Per imparare a usare i software Youtube è una miniera da Reaper ad Audacity a Logic, Cubase e perfino Pro Tools.
Dizione e recitazione:
Il mio collega Marco de Domenico oltre che un bravissimo speaker è un insegnante ed è anche possibile fare un corso con lui usando Skype.
Anche il mio amico e collega Antonio Amoruso offre corsi e ragazzi, è davvero bravo. Non dovrei presentare certa gente sul mio sito, mi ammazzo da solo!
Risorse on line per la dizione:
se ti serve solo un aiuto per ricordare come si pésca una pèsca, il mio collega Andrea Tagliabue ha realizzato questo splendido strumento:
http://www.dizionatore.it/
e
Esiste anche il DOP della RAI che ha vissuto qualche tribolazione ma che si trova on line oltre a libri che ne parlano diffusamente.
Paolo Balestri (lunedì, 27 novembre 2023 19:05)
Ciao Andrea,
Non ti preoccupare, rispondo volentieri se posso.
I microfoni USB sono limitati. Per avere un buon suono occorre investire in un buon prodotto ma spesso la scheda audio se la prendi buona puoi tenerla e migliorare il resto con calma.
Il TBone è molto chiaro e tende ad essere aspro. Infatti l'ho modificato. Non lo consiglierei per farci doppiaggio, ha anche un discreto rumore di fondo che poi va gestito.
Andrea (lunedì, 27 novembre 2023 18:25)
Grazie Paolo per il suggerimento sull' X1S ! Visto il costo un pò più alto rispetto al TBone SC1100, secondo te vale la spesa?
E per quanto riguarda i microfoni USB, son da scartare o van bene per iniziare? Giuro che questa è l'ultima domanda :)
Grazie ancora per il tempo che mi hai dedicato
Andrea (sabato, 25 novembre 2023 18:17)
Ps: per risparmiare avevo pensato anche ai mic USB, ad esempio il Rode NTUSB+ e AT2020usb+ ma non ho idea di quanta differenza in termini di qualità ci possa essere rispetto a quelli XLR. Alla fin fine, volendo io caricare video doppiati sul famigerato Youtube, mi chiedo quanto senso abbia ricercare la massima qualità..la maggior parte delle persone fruiscono dei contenuti dallo smartphone. Grazie ancora, buona serata!
Paolo Balestri (sabato, 25 novembre 2023 18:16)
Ciao Andrea,
L’X1S è un ottimo prodotto. Molto silenzioso ed equilibrato. Gli SE sono poco considerati ma sono davvero ottimi. Gli AKG sono vecchi progetti che clonano l’U87 me oggi se non usati sun una Apollo con una buona catena audio sono un po’ rumorosi per il VoiceOver. Un altro ottimo microfono oggi è il Lewitt 440pure, ma sinceramente per la tua necessità io opterei per l’sE X1S, non l’A. Alternativa meno costosa Neumann Style il Behringer B1, meno di 100€, sempre stile AKG con un filo di fruscio ma almeno costa poco e suona bene.
Andrea (sabato, 25 novembre 2023 17:33)
Ciao Paolo! Grazie per aver condiviso queste preziose informazioni, per chi come me è agli inizi son davvero fondamentali :) Volevo chiederti se la selezione di microfoni è ancora attuale o se ne aggiungeresti/rimuoveresti qualcuno! Vorrei iniziare a doppiare seriamente ed ho già acquistato le cuffie Sony MDR 7506 ma...mi manca tutto il resto.
Come scheda audio pensavo Audient ID4 MKII mentre come mic ero indecisissimo tra TBone SC1100 (che non sbudellerei) :) , il Rode NT1 (costoso), l' AKG P220 o P420 e l' X1S o A. Per non dover vendere un rene e poi pentirsene, cosa mi consiglieresti? Grazie mille in anticipo !
Paolo (giovedì, 16 febbraio 2023 10:19)
@MAX
Considera che probabilmente non farai solo letture.
Un codice che credo si adatti alla varietà di attività legate a questo mestiere, ad oggi potrebbe essere 90 03 09 - Altre creazioni artistiche e letterarie.
https://www.istat.it/it/archivio/17888#codesearch
Ciao!
Max (giovedì, 16 febbraio 2023 09:08)
Ciao, Paolo. Grazie per l'articolo, veramente utile e chiaro. Ho una domanda che non rientra tra le basi tecnologiche, quanto più tra le basi per poter fare seriamente questo mestiere. Come ci si regolarizza come professionisti con partita IVA? Cercando online, i risultati sono pochi e "non illuminanti"... C'è un codice ATECO specifico per la categoria degli speaker?
Paolo (mercoledì, 16 dicembre 2020 16:17)
Ciao Mimmo, il Phantom va acceso sul pre 6176. Il pre della Twin in questo caso resta spento. In pratica hai un 610-B + 1176LN accoppiati in versione hardware!
Qualche differenza comunque c'è perché il 610-B arriva a 2KoHm contro i 1500Ω de 6176 e poi il compressore ha una maggiore regolazione del ratio. L'unico che gli si avvicina è la versione AE che parte da 2.
Con il TLM67 suonano da dio già le versioni plugin figurati l'hardware!
Grazie
Mimmo (mercoledì, 16 dicembre 2020 16:01)
Buongiorno Paolo, ho una Apollo twin collegata ad un channel strip (Universal audio 6176) come mic ho un TLM67, la phantom power va attivata contemporaneamente sulla scheda e sul channel? Grazie per il tuo tempo
Mimmo
Paolo (venerdì, 17 maggio 2019 00:00)
Se ti riferisci ai casting on line, a come fare per prendere il lavoro, oltre a mettercela tutta, stai probabilmente combattendo contro un numero infernale di concorrenti, quindi matematicamente restano poche possibilità che chiunque per quanto bravo riesca nell'intento. Uno su mille, come disse quello!
Ciò che da tempo suggerisco è di non usare i portali come unica fonte di ricerca lavoro. Piuttosto suggerisco di avere un sito o di organizzarsi in poche ma fidate persone, piccoli gruppi, voci differenti su un sito web di servizio, capaci di offrire soluzioni e mettersi a pescare. Il possibile cliente cerca una soluzione alla sua necessità e se la cerca in un portale di casting puoi giocare alla lotteria, ma se navigando trova il tuo servizio hai più probabilità di essere tu il campione. Pensaci. Una strategia matematica.
Un caro saluto.
Manuela (giovedì, 16 maggio 2019 17:45)
Lettura assolutamente illuminante, ma... manca il finale travolgente!
Posto che si abbia uno strepitoso home studio, che si abbia il sacro fuoco della passione, che si stiano studiando maniacalmente accenti gravi e acuti, come ci si propone per un provino? Non riesco a trovare da nessuna parte i "trucchi" giusti per proporsi al meglio.
Suggerimenti? Consigli?
Un grazie sesquipedale!
(Sfoggio di cultura...)
Paolo (venerdì, 25 gennaio 2019 12:08)
thank youuu! :)
Gaetano Millarte (venerdì, 25 gennaio 2019 12:01)
Il link ttps//www.videocorsipro.it/tutorials/audio porta al noto 404, in pratica manca la "h"
Chi è poco pratico potrebbe non sapere come risolvere.
PS: metti il cursore sul link e sarà più chiaro.
Paolo (venerdì, 25 gennaio 2019 11:55)
Grazie a te! Quello che cerco è gente che ne sa più di me così imparo! Se scopri le mie bucce di banana sei il benvenuto.
Gaetano Millarte (venerdì, 25 gennaio 2019 11:50)
Ciao Paolo, (visto che sei più piccolo)
Il tuo intervento l'ho valutato lungo, non perchè lo sia realmente, ma per il semplice motivo che ho necessità di leggere "tons and tons" di info per la mia professione di sound engineer (mi illudo, sigh...), settore live.
Da alcuni mesi sto collaborando con uno studio di dizione e doppiaggio, e da qui, la mia curiosità di cercare nel web persone, fatti e misfatti, ed ho incontrato te (come persona, ovviamente), tramite un tuo post sul Rode NTK, presente anche nello studio di cui sopra.
Mi riprometto di leggere tutti i tuoi post, sicuramente imparerò qualcosa, sempre con la convinzione, che io potrei sapere quello che tu non sai, ma anche il contrario ;)
Paolo (giovedì, 24 gennaio 2019 23:15)
Dai, non è lungo. Mi sono persino premurato di tagliarlo e di essere essenziale per quelli che si bloccano davanti a troppi dati.
Ho lasciato la scelta di saltellare qua e la tra il mio sapere (uuuh!) oppure no.
Grazie delle dritte, mi fanno sempre piacere, dato che non ho qualifiche se non anni di curiosità e lavoro.
Mio fratello è un tuo coetaneo! Io sono del 66, quindi non c'è storia bro!
Mi metto in gioco con assoluta umiltà e per divertimento.
Quindi tranquillo.
;)
Buona notte!
Gaetano Millarte (giovedì, 24 gennaio 2019 22:44)
Ti seguo da alcuni giorni e sto apprezzando i tuoi interventi, devo dire non male. Questo articolo è un pò lunghetto e quindi lo leggerò a pezzettini.
Mi sono fermato in 2 punti:
1) "il microfono sentirà meglio la tua voce..." in realtà il microfono "sentirà" meglio tutto, lui non distingue, è nel riascolto che si avvertirà la differenza.
2) Hertz e non Herz, oppure posso chiamarti Balesri?
PS: leggi il mio intervento con assolutà amabilità, sono qui solo come lettore amichevole.
PPS: non sono più un tenero virgulto (sono del '58), ma ti autorizzo a redarguirmi nel caso ti sia infastidito dal mio intervento :)