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13 settembre 2025

Lo Studio non è un Tempio: la generazione di Professionisti che non vive per lavorare

Il tempio di Apollo
Il tempio di Apollo

Quello che ti racconto qui è una realtà consolidata. In effetti tutto nasce alla fine degli anni 90 del secolo scorso.


Fin dall'apertura del lavoro "on line" di qualunque natura fosse si è formata una classe di professionisti a mezzo servizio. Nessuna accezione negativa, anzi, persone che hanno cambiato punto di vista sul "mestiere" e lo hanno trasformato in "reddito". Significa che sono disposti a dedicare tempo al lavoro, il tempo necessario ad ottenere il denaro bastante per vivere.

La filosofia è molto differente dal dedicare al lavoro tutto il tempo disponibile.

Sai fare bene un lavoro? Sei dotato di qualità richieste da una parte del mercato? Con l'avvento di internet è nata la Freelance Economy e si sono materializzati i "frilancisti", neologismo di mia invenzione.

Il freelance è una persona che lavora per se stessa. Lavora per altri ma non è legata a nessuno se non per la paga. Non è dipendente per contratto, non ha sindacati, ferie pagate e non deve necessariamente combattere la stessa battaglia per lo stesso ideale.

Che storia la storia!

Sir Walter Scott (1822); olio su tela
Sir Walter Scott (1822); olio su tela

Lance libere è la corretta traduzione del termine che definisce i liberi professionisti. Sir Walter Scott nel suo romanzo Ivanhoe descriveva così i soldati mercenari, lance libere, non vincolate ad uno specifico padrone. 
Era il 19° secolo.

I freelance oggi sono tutti quelli chiamati a combattere dentro queste piattaforme dove si posso offrire al pubblico che necessita delle straordinarie capacità del talento che incontrano.

Un grafico? Un cantante? Un batterista? Un bassista? Un mix engineer? Un montatore video? Effetti 3d? VoiceOver? Ghostwriter? Tutto on line. Come scaricare un software: leggi la licenza in uno scroll del mouse, non la capisci e la accetti.

Questo è un modo per offrire al mercato quello che cerca senza necessariamente andare in luoghi specializzati, usando il vantaggio economico degli spread monetari tra le nazioni e offrendo opportunità a chi pur sapendo ricoprire l'incarico temporaneo lo fa nel tempo libero e a prezzi più contenuti.
Oppure non ha trovato lavoro altrove.
Oppure non vuole affatto un impiego fisso.

Dapprima teorizzata come "E-Lance Economy" con il primo codice Linux, la Freelance Economy ha visto la nascita ufficiale on line con Elance, un marketplace per liberi professionisti. Seguita da altri progetti basati sulla stessa idea, Elance si fonde con oDesk che oggi trovi integrato come servizio fatturazione e monitoraggio del tempo lavorato dai freelance dentro Upwork, ex Elance. Se lo dici in fretta suona come "eccellente" in francese. 

Professionista, amatore, clandestino!

Che io mi ricordi si è sempre parlato di "mercato" come di un essere senziente da compiacere. Il mercato, chiede che si possa speculare sulle capacità umane togliendo quella vetusta insegna che discrimina la professione dall'hobby, il consumato professionista dall'amatore.


Nei panni dell'amatore tutto questo è oro che cola. Ma dato che c'è un nuovo mercato, il professionista lo pretende quel mercato e nasce la concorrenza, dapprima tra amatore e professionista poi tra professionista e clandestino.
Molti professionisti, ancora quando nessuno parlava apertamente di crisi del settore, decidono di approfittare di quel mercato e diventano professionisti travestiti da amatori.
Ha! Un professionista che si traveste e va a giocare nel girone degli amatori.
Ti piace vincere facile?
Invece le regole nei mercati amatoriali sono diverse, perché sono diversi gli arbitri rispetto ai mercati professionali.

Diciamo che ad un certo punto il mercato si è livellato. Uno dei mantra è offrire i prezzi bassi e magari ci sarebbero lo stesso i prezzi da amatore, ma i mercati dei freelance a questo punto cominciano a generare profitto contando sulla presenza di centinaia di mugliaia di persone. L'alto numero di piccole  commissioni, diventa un grosso income per il gestore. 
Professionisti, amatori e clandestini. Nessun ordine professionale.

Svendendo il lavoro altrui i mercati scoprono che si fanno un sacco di soldi e si passa pure per benefattori.
Ma è vero, se proponi prezzi bassissimi - vedi Temù et al. - avrai la fila fuori.

 

Facile demonizzare l'intero sistema. Eppure, questa stessa dinamica ha un rovescio inaspettato: per una parte di umanità, questa economia digitale non ha significato svendersi, ma trovare un'inedita forma di benessere per togliersi qualche sfizio, pagare le bollette e in fondo, sentirsi più liberi.

Scegliere la propria gabbia.

Antônio Gomes - Lo schiavo
Antônio Gomes - Lo schiavo

Ho spesso definito schiavo delle piattaforme chi sui portali attende piccoli incarichi. L'ho definito il criceto. Che arroganza. Ma, io sono libero?

 

Ho parlato delle mie motivazioni per restare rinchiuso dentro una saletta deforme, poco illuminata, piena di roba morbida alle pareti.
Quali caspita di motivazioni possono mai esserci per incarcerarmi?


Guardando da una prospettiva differente questa condizione, non è che sia molto diversa dallo schiavo dei portali. Ma con le dovute differenze: ho più margine di manovra, mi valuto a prezzi maggiori - mai bastanti a scendere dalla ruota del criceto di cui sopra.
Pago tasse e scrivo al mio impiegato statale per informarlo del saldo del mio F24.

Lui ad esempio, l'impiegato, ha una gabbia di servizio con orari definiti e un distributore di mangime automatico che funziona se timbra il cartellino.
Io mi sono costruito la gabbia da solo, ho scelto i materiali, non ho orari definiti quindi sono attivo 24/7, e non ho un distributore di mangimi automatico. Devo riempirlo io a mano se trovo mangime.


Mi dichiaro libero professionista dove libero è un ossimoro alla natura della mia stessa condizione.

I sacerdoti del tempio e i frati senza convento.

Il tempio: un luogo attrezzato secondo le caratteristiche professionali, con l'insegna fuori, la macchina del caffè e un frigo, locale servizi con acqua corrente e un divano sul retro dove il professionista talvolta dorme.
I sacerdoti del tempio, professionisti con la partita IVA.
Stanchi di dipendere da un padrone (anche perché trovarne uno è sempre più raro), hanno deciso, che la vita non è vita senza la libertà di decidere!
Ora fanno una cosa che gli piace fare e in cui sanno di eccellere. 
Anche io faccio cose che mi appagano e per le quali mi pagano. Sono sacerdote nel mio tempio. Amen.

 

Io appartengo al tempio, fedele alla mia religione. Sento come un disagio se vengo pagato per fare un mestiere diverso, che so, un Uber, il tecnico informatico, il cameriere. 
Che c'è di male se lo so fare? Un sacco di gente fa due mestieri per campare. Io no, o faccio questo o mi sento fallito. O almeno, questa è la rigida dottrina a cui tendo ad attenermi, inconsapevolmente, anche se la realtà è più complessa.

 

Una delle prime lezioni che impari quando fai impresa è non dipendere da un solo cliente, non fornire un solo prodotto.
Quindi nel tempo ho accresciuto e offerto le mie abilità di tecnico, fonico di editing e mix. Una volta mi hanno pagato per il setup di una sala di doppiaggio per sessioni live remote. Non ho doppiato nulla quella volta! Però, alla fine, sono rimasto nel tempio. Non sono uscito dai comandamenti del mio tempio.

Sono trent'anni che sto nel tempio.

Volo a vela - le ali della libertà
Volo a vela - le ali della libertà

Chi invece ha accettato che il proprio mestiere sia una fonte di reddito, come un frate senza convento si adagia dove trova, gode dei frutti della terra e dell'acqua dei fiumi, suggendo la vita attraverso passioni di altra natura come viaggiare, studiare, fare esperienza e stare con le persone amate per più tempo. 

 

Egli usa il lavoro per le necessità materiali, non vi costruisce un ideale di carriera e quindi, se occorre si dedica ad altro con lo stesso scopo, ottenere un reddito per restare libero.
Cambia, senza troppi traumi, resta liquido e si adatta meglio.

 

la bilancia del tempo tra due filosofie di vita

Questa filosofia qui in occidente si espande anche grazie alle condizioni instabili delle società politiche che non offrono garanzie per metter su famiglia, per puntare a stabilità di vecchio stampo. Non si punta ad accumuli o risparmi, al mattone, forse nemmeno all'appartenenza ad un ordine o ad una nazione. Si vive il qui e adesso, si tiene la prospettiva corta data l'imprevedibilità oggettiva dei tempi correnti. 


I sacerdoti del tempio saranno i custodi dei segreti e delle eccellenze, unici a dedicare tutto il loro tempo ad approfondire, curare, ampliare le proprie conoscenze, anche oltre ciò che in media il pubblico comprende.
Probabilmente saranno anche il cuore delle scuole per le nuove leve.

I frati senza convento sapranno rispettare gli standard qualitativi, ampiamente al di sopra delle aspettative del pubblico. Ma non andranno oltre. Perché dedicheranno il loro tempo ad altro e, il tempo, non si espande né si moltiplica.
Saranno flessibili anche nel cambiare il mestiere da proporre perché essendo un reddito, qualunque mestiere accettabile, è accettabile.
Basta saperlo fare abbastanza bene.

la risposta che non c'è

Sono due scelte di vita. Sono due modi di vedere la propria esistenza e di immaginare dove lasciare i segni del proprio passaggio. Per chi vorrà farlo.

Io scrivo un blog, lascio in giro podcast, cedo la mia voce per arricchire le produzioni degli altri ma non lascio nulla scolpito su una pietra che verrà ritrovata fra 30.000 anni. Parlo al silicio per arrivare alla carne ed ogni mia parola svanirà come gli istanti del presente inghiottiti nel passato.
Come lacrime nella pioggia (cit).

 

Il presente è un dono e il resto sono strategie di sopravvivenza. Nessuna delle due visioni è giusta o sbagliata. Non credo nemmeno sia una rivoluzione generazionale, piuttosto un cambiamento dettato dalle contingenze, dai mercati, selvaggi e tiranni. Più che una vocazione è spesso il momento storico a dettare la scelta. La storia che si scrive ogni giorno, vivendo.

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tagPlaceholderTag: voiceover, freelance, upwork, ecomonia, professionismo, part-time, tempio, sacerdozio

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