
Il vento che ha ridisegnato il territorio
(e dove sono le trappole)
C'è stato un momento in cui tutto è cominciato nel mondo del VoiceOver da Home Studio, ma col tempo le
cose sono cambiate. Ovvio. La mappa del territorio è notevolmente mutata, ma gli effetti si sono manifestati appieno solo di recente.
Molti c'hanno visto l'AI, altri la presenza nelle piattaforme freelance low cost di tante persone a 5$, altri non si sono spiegati come mai e si sono dedicati ad altro.
Capire il territorio attuale potrebbe aiutarci a compiere scelte più sagge rispetto al piagnucolare in giro per il web. Infatti non tutti sono disoccupati ed è possibile scorgere un
meccanismo che suggerisce gli errori da non compiere oggi. Proviamo a ragionarci su.
NOTA: Questo è uno dei diversi articoli in cui tento di raccontare nel dettaglio il nostro settore, come funziona dal punto di vista tecnico, commerciale e umano.
l'economia e la politica che plasmano il terreno

Joseph Stiglitz, Nobel per l’economia figlio dello stesso sistema che ha comandato il mondo, lo dice da anni: l’iperglobalizzazione neoliberista arricchisce pochi e impoverisce la classe media.
Pochi disgustosamente ricchi e una marea di poverazzi che non arrivano a fine mese.
Nel VoiceOver si è tradotto in "non ci sono casting".
In altri settori, quelli delle botteghe della "classe media", si è tradotto in "non ci sono clienti".
La classe media è senza soldi, senza prospettive. Piantata nello stagno dove si è impantanata l'economia.
A che serve uno speaker se non c'è nulla da raccontare?
Ma come vedremo non è così ovunque.
Perché se è vero che si sono ridotti gli investimenti, il processo ha agito come una marea che si ritira: le zone periferiche del mercato si sono inaridite per prime, lasciando
pozze d'acqua solo al centro, dove si è accumulata la ricchezza.
E in questo terreno prosciugato, dove prima c'era un'economia fertile, sono sorti i pantani delle piattaforme: luoghi che sfruttano la sete di chi è rimasto a
secco, trasformando il bisogno in profitto.
Il pantano delle piattaforme

La nostra economia ad oggi sembra tendente a favorire lavori brevi e non strutturati e la situazione potrebbe restare immutata per diversi anni ancora in un mercato che si è ristretto rispetto alla forza lavoro disponibile.
Le poche occasioni per chi si trova ai margini del settore oppure inizia, potrebbero essere sulle molte piattaforme dove le
spinte all'acquisto, sono il prezzo più basso, e la facilità di ottenere qualcosa altrimenti complesso in pochi click e in breve tempo.
Sarebbe bellissimo ottenere il download immediato per ogni nostra necessità, anche per un narrato su misura. Questo è il desiderio di tanti.
Cliccare, pagare e scaricare. Un gesto naturale, valido dagli oggetti che devono arrivare col corriere, all'amore. Clicca, paga, scarica.
Ma quando chiedi una mano a una persona non ti aspetti che se la stacchi letteralmente! Dovrai comunicargli cosa ti serve.
Invece c'è un meccanismo psicologico che porta a credere che tutti gli umani che stanno dietro la piattaforma web, siano
oggetti.
Che manchi il fondamentale diritto da mettere in Costituzione: diritto di download immediato.
Così, una volta entrato nella piattaforma, sarai un oggetto umano.
Faticherai ad uscirne perché qualche volta otterrai un incarico, di solito sottopagato, a dissetare la tua arsura; ma sarà la pressione della piattaforma stessa che ti spronerà a fare di più
a meno facendo leva sul tuo orgoglio a resistere: sii un criceto di successo.
Alla piattaforma non importa né de tuo successo, né del tuo settore, mestiere, integrità morale, professionale, umana: gli importa che ogni criceto produca, così da mungere il
proprio canone. Il successo commerciale della piattaforma si spiega coi grandi numeri cui si rivolge, milioni di persone povere, come tutti noi, che hanno bisogno di qualche
soldo. Se non fosse così sbilanciato il rapporto, sarebbe anche bello. Ma al momento è un pantano in cui ci affondi e non ne esci. In un mondo di grandi numeri gestito da pochi, sei solo un
numero.
Se non hai alternative e la bolletta scade, va bene lo stesso. Vivi oggi e combatti domani. Ma è giusto conoscerne i meccanismi, avere stivali e secchiello per uscire dal
pantano appena possibile.
le comodità sono una trappola (commodity)

La frammentazione del mercato e la presenza delle voci sintetiche hanno trasformato il lavoro del VoiceOver in una Commodity e l'abbondanza di tuoi
concorrenti a rispondere alle richieste a basso costo ti rende perfettamente sostituibile.
Questo è uno dei maggiori rischi dello stato delle cose oggi.
Su tutte le piattaforme, da Bodalgo a Fiverr, tu
sei un oggetto della piattaforma e il cliente sceglie la piattaforma e scarica l'oggetto.
In questo meccanismo il tuo valore diretto da professionista si annulla.
Non costruisci una relazione, rispondi a una notifica.
Aggiungi a questo il limite numerico delle occasioni in italiano. Ma in una situazione di ferma del lavoro internazionale i numeri sono comunque bassi per tutti.
Sempre in tema di commodity, direi che le paure sono cattive consigliere: molti oggi temono di essere sostituiti dalle voci artificiali. Ma a un'analisi attenta
(ad oggi, 2025), l'AI copre solo la fascia a bassissimo valore, una fascia su cui un professionista non dovrebbe comunque competere.
Un professionista non è mai una commodity scaricabile.
Esistono i profili "PRO"!
Quelle versioni a pagamento che promettono più visibilità.
Cambiano davvero le carte in tavola? O sono solo un modo per far pagare al criceto una ruota leggermente più dorata, senza però mai liberarlo dalla gabbia!?! Sono una versione
dorata delle stellette di gradimento, dei "like" a cui farai fatica a rinunciare. Ma alla fine il meccanismo di commodification rimane identico.
I valori come leva competitiva

Intraprendere la carriera è un percorso lento. Non tutti riusciranno ad uscire dal pantano ed è giusto così. Ma per dare una prospettiva possiamo cercare di intuire quali sono le caratteristiche necessarie ad affrontare altri mercati e clienti. Mercati più piccini ma molto più esigenti.
Iniziamo dalla qualità tecnica. Non si tratta di esporre un' etichetta, è un filtro destinato a chi la sa apprezzare.
Può essere attrezzatura ma anche il semplice (si fa per dire) dimostrare di saper usare quella che si possiede. Richiede studio e dedizione.
Chi la cerca sa che la qualità ha un costo.
Rispetto delle tariffe Standard.
Non si tratta di protezionismo ma di una dichiarazione di posizionamento.
Ti rivolgi a un mercato che riconosce il valore del tuo mestiere ma per poterlo fare devi crescere. Devi farne un mestiere, non un hobby.
E ci tengo a suggerire che il mestiere nasce prima dalle tue intenzioni:
puoi essere un hobbista anche con le migliori attrezzature al mondo.
Ma non fare l'errore di svalutarti: migliora, offri servizi di valore. Escluderai automaticamente i cacciatori d'affari per cui uno vale l'altro.
Attraverso questo percorso si costruisce la relazione che le piattaforme ti negano. Diventi un partner fidato e credimi, ce ne sono pochi e chi li trova se li tiene stretti. Introduci affidabilità e Cultura Professionale con il rispetto delle scadenze, la comprensione dei progetti, la comunicazione chiara e proattiva.
Iniziare il mestiere è possibile per tutti, impantanarsi è probabile, uscirne e fare carriera sarà concesso solo a chi avrà avuto le giuste motivazioni per restare al microfono nonostante
tutto.
Ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.
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