La Lewitt produce microfoni in Austria. Quasi una ripicca dopo l'addio di AKG alla produzione europea e dopo essere divenuta una delle tante aziende del gruppo Harman Kardon.
Anche Austrian Audio ha seguito lo stesso percorso e i suoi microfoni sono nel mio mirino ma
non essendo sponsorizzato faccio con calma. Capici a mé.
Appena ho sentito le prove di questo LCT 440 Pure mi sono venuti in mente i Rode. Volevo inizialmente provarlo con il Rode NT2a ma il vero antagonista sia per il prezzo che per le caratteristiche di vero cardioide per voiceover era il Rode NT1.
Non è l'NT1A, non va confuso con il celebre fratellino grigio.
A parte il costo, la differenza è proprio nel suono del Rode NT1.
L'NT1A è sempre stato un microfono difficile per la sua curva molto aperta in alto, tanta aria e poca presenza. Difficile da usare su molte schede audio mentre su altre (come la Focusrite Scarlett) si sposa bene, il Rode NT1 presenta una risposta in frequenza molto lineare, quasi piatta fino ai 4K. Più simile a un vecchio U87i che non al Lewitt 440. Con le dovute differenze, nessun trasformatore, pochissimo rumore di fondo, un bel calore non esagerato.
Due microfoni che mi sembrano molto interessanti a parità di prezzo e di utilizzo. Due architetture differenti, una austriaca derivata AKG nella nuova Lewitt e una derivata Neumann fin dagli anni 90 (il Rode NT2 era un clone di un U87 con parentele cinesi) e poi con una storia tutta sua sviluppata in Australia e nota in tutto il mondo, Rode.
Lewitt LCT 440 Pure confrontato con il Rode NT1, quello che sembra l'NT1A ma non lo è affatto! Unboxing e qualche test per provare suoni e supporto del microfono. Nuovamente mio ospite di questa molestia sui microfoni un amico e collega: Ivano Pelizzoni.
Buona visione
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