La parola Smart Work è una invenzione diventata di moda negli ultimi tempi e chi lavora da casa sembra essere un nuovo protagonista del sottobosco dei lavoratori ma è una storia vecchia come il
mondo.
Sono smart worker tutti gli artigiani "casa e bottega", i gommisti che hanno l'appartamento sopra l'officina, i bottegai che hanno il negozio sotto l'appartamento.
Il problema ce l'hanno quelle migliaia di persone che sono state abituate da anni di lavoro presso una sede di qualcuno e magari lontano da casa. Impiegati o come nel caso di molti miei colleghi, attori che andavano di studio in studio a registrare.
Io ho smesso 20 anni fa di andare di studio in studio fisicamente e oggi sono un artigiano casa e bottega. Ma lavorare da casa non è un gioco da ragazzi.
Lavorare da casa è a sua volta un lavoro in più. Un impegno di straordinario autocontrollo.
Sei un soldato ma sei anche il tuo comandante. Devi guidarti verso il tuo destino, darti gli ordini ed eseguirli. Devi affrontare tutti mantenendo un costante sorriso, tranquillizzare anche quando non sai dove mettere le mani: dentro gridi come la bella in mano a King Kong sul grattacielo, fuori sei come il sergente di ferro di ... boh, qualche film bello.
Per anni la casa è stato il rifugio, il momento in cui scollegare il cervello dagli impegni. Le uniche decisioni riguardano affetti e passioni. Improvvisamente devi imparare a separare lavoro e casa restando dentro le stesse mura e senza nessuno a cui dare la colpa: "il capo mi ha trattenuto in ufficio", non esiste più.
Difficilissimo cominciare, un po' perché all'inizio nessuno si è organizzato, nessuno ha ritagliato i propri spazi fisici dove entrare e dividere la casa dal lavoro.
Un po' perché la stessa operazione va fatta mentalmente: anche chi vive con te deve comprendere che quando lavori "non sei a casa". E anche che, forse, lavorerai persino di più di
prima.
Forse questa è la parte più difficile da accordare con la propria vita in famiglia.
Se questa condizione non è ben compresa, è fonte di stress e litigi che non consentono di vivere bene né il lavoro né la casa.
Diverso è se tutti sono coinvolti e ad essere Smart Worker sono tutti i famigliari, ma è raro. Qui ti parlerò dello smart work per lo speaker. Piccoli trucchi tecnici per lavorare da casa quando gli eventi non consentono di essere fisicamente sul posto.
Spero che questo video e altri che seguiranno possano darti una mano ad affrontare tecnicamente ciò che sei costretto a fare a che non avevi mai fatto.
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Joaquín (lunedì, 18 maggio 2020 11:23)
Ciao Paolo!!
Magari per il fatto della situazione estrema che ci ha toccato vivere, però hai fatto delle riflessioni certamente interessanti cui condivido pienamente. Come musicista è possibile che ci siano differenze riguardo al tuo lavoro, ma ce una importante somiglianza rispetto al tempo di lavoro a casa, sia per studiare, comporre, fare lezioni e tanto altro. Gestire il proprio tempo ed il rapporto familiare diventa una sfida oltre ad essere attrezzato consecuenteme. Hai fatto pieno, secondo me. Grazie mille, magari incomincia a capire più d'uno lo sforzo titanico a volte..
Bravo!!
Paolo (lunedì, 18 maggio 2020 12:59)
Mercì! :)