L'onda! La forma d'onda delle fasi della modulazione PCM. Numeri!
44.100 hz, 48 khz, 16, 24, 32 bit...
VEDIAMO DI ESSERE BASICI!
Il più possibile.
Quella che segue vuole essere una infarinatura sui principali file audio, nulla di profondamente tecnico, solo le basi! Quel che si DEVE conoscere.
Dunque, affrontiamo uno dei primi gradini della lunga scala del know how di un voice talent da remoto: il file audio!
Qualunque sia il computer che stai usando, sistema operativo o programma di registrazione, alla fine stai registrando dei numeri.
Terminologia chiave:
(userò un esempio tratto dalla grafica per farti intendere meglio)
Campionamento o Frequenza di Campionamanto:
è la frequenza misurata in Kiloherz con cui viene registrato un suono. 44.100 herz (44.1Khz) è il numero di campioni o "pixel" contenuto in 1 secondo di file.
La frequenza di campionamento incide sulla definizione del suono, se più o meno dettagliato.
Profondità del campione o Bit Rate: i bit, la profondità dei dati del file campionato. Quanti più dati ci sono in ogni "pixel" di suono, quanto più il singolo campione o "pixel"
è limpido. Prendendo il pixel delle immagini come esempio,
quello che vedi puntinato in una foto è paragonabile al rumore di fondo del file. Nell'audio, la profondità di BIT, 8, 16, 24, corrisponde al rumore di fondo del file.
Non incide invece sulla definizione (colore) del suono.
Stereo/Mono: il numero di canali su cui viaggia il suono. La voce in genere è monofonica, diventa multi canale in fase di mix.
dB o decibel: livello di pressione sonora che varia un po' nei sistemi acustici e informatici. Io resterò sui db digitali dei sistemi informatici perché io e te non facciamo amplificazione.
riepliogo:
Il file audio ha una lunghezza
La frequenza di campionamento! Misurabile in Khz (K), 44.100khz per esempio.
Corrisponde al numero di oscillazioni con cui viene catturato un suono in un secondo.
Come detto, più è alto questo numero, più il suono sarà ben definito.
Ai tempi dei nastri era rappresentato dalla velocità del nastro magnetico, se scorreva veloce c'era meno rumore e più suono, ma si consumava più nastro. Su computer si consuma più hard disk.
Il file ha anche una profondità
16 bit, 24 bit, 32 bit.
Si tratta della densità di dati aggiunta nella lunghezza della frequenza di campionamento. Se ci sono più dati c'è più suono su cui lavorare e meno rumore di fondo.
Ai tempi dei nastri direi che era rappresentato dalla larghezza del nastro e della relativa testina. Largo e veloce suono migliore. C'erano altri valori e dettagli ma non complichiamoci la vita.
Nel mondo professionale si tende a lavorare a campionamenti e profondità maggiori perché i file verranno elaborati! Si lavora sempre partendo dal file più dettagliato.
Su qualunque sistema operativo o computer o programma tu stia lavorando, prima di iniziare a registrare devi definire:
*Frequenza di campionamento
*Profondità di campione
*Mono o stereo
(per la voce in genere è mono)
Fatto questo primo passo e certo di stare registrando dal canale giusto della scheda audio, puoi premere REC.
Adesso premi STOP!!
Ora salva il file in un formato, che sia quello corretto, perché quello sarà il file vero e proprio.
Non importa che tu abbia registrato delle cose, basta anche un dignitoso silenzio per ora è solo un test per capire come e cosa.
- I file non compressi sono il formato adatto e migliore per consentire una rielaborazione. Anche se li modifichi, per esempio tagliandone delle parti o sistemandone il volume, la qualità del file non viene intaccata.
- I file compressi invece hanno già subito modifiche importanti, ovvero il taglio di tutte quelle frequenze che si presume l'orecchio umano non possa rilevare ma, ogni ricompressione e modifica degrada la qualità. Un trucco matematico. Quindi sarebbe meglio usare i file compressi solo nelle versioni finali per la distribuzione.
Solo per capirci, poi ci vuole elasticità. Se ti chiedono un mp3, mica puoi rifiutarlo "perché tu sei puro". Lo mandi e basta. Possono avere ottime ragioni per volerlo.
Il salvataggio nei dettagli
Importante per non rovinare tutto il lavoro registrato.
Di solito il file si salva sulla base dei settaggi con cui hai iniziato il lavoro, mantiene frequenza di campionamento e profondità dei dati, se sei partito a 48K 16bit mono, resterà uguale ma, alcuni software hanno opzioni extra per cambiarne i valori. Se hai registrato a 16 bit e lo porti a 24 bit, non hai migliorato la qualità del suono, hai solo aumentato la dimensione del file. La qualità la decidi sempre quando imposti il programma di registrazione all'inizio. Ma è vero il contrario, se hai registrato a 32 bit e salvi a 16 bit ridurrai la qualità e anche la dimensione.
I file PCM sono non compressi.
Lo stesso file campionato ad una definizione di 8, 16, 24 o 32 bit cambia di dimensione.
Anche la differenza di frequenza incide nella dimensione del file. Sono sempre dati che arricchiscono il file aggiungendogli peso.
La compressione comporta sempre una perdita di dati perché annulla, cancella secondo calcoli matematici parti del suono ritenute inutili. In certi casi ha senso, l'ascolto su un
telefonino non lascerebbe distinguere ricchezze di calore nei bassi o acuti ariosi.
Il suono telefonico infatti deve lasciare passare sono la voce per comunicare. I file possono viaggiare a frequenze basse - circa 8000 herz (8K) a 8 o al massimo 16 bit. Spesso compressi secondo
standard che non tengono conto di suoni al di fuori di quelli della cornetta.
Il file compresso può avere una rappresentazione in Kilobit per secondo, Kbps (bit non Byte, b minuscola).
Il file a 128Kbps hanno una velocità di flusso di 128 Kilobit al secondo in streaming, e devono fare stare tutto il suono in quello spazio. Se aumenti la banda passante da 128 a 320kbps, il file suona meglio, ma se lo ascolti in streaming devi avere banda internet bastante, altrimenti si ferma a metà. Banda passante, come la velocità della rete.
I file compressi sono ad esempio i famosi mp3, ma ci sono anche gli mp2, gli AAC, gli Ogg, i FLAC, i file compressi senza perdita di qualità di Apple, oltre alle versioni compresse dei file .wav che possono essere ADPCM nei vari sotto formati. Te ne segnalo i principali e a riguardo dei file ADPCM sappi che sono usati in genere nei sistemi telefonici e mai per produzione o distribuzione di streaming di qualità.
Esistono molti sistemi con resa migliore degli mp3, che raggiungono minori dimensioni e suonano meglio, ma la diffusione e i brevetti faranno la differenza.
dimensioni
Il file per la voce lo registri a non meno di 44.100, non meno di 16 bit.
Il microfono è monofonico, di due canali non te ne fai nulla. I file PCM non compressi pesano un tanto a canale.
Differente il discorso stereo mono tra i file mpeg che invece non risentono della differenza tra stereo o mono dei file della voce. I file mpeg trattano i due canali in modo differente e non sono veri canali ma una simulazione di stereofonia. Certo, tu ne senti due ma il peso non ne risente, perché non ci sono i dati effettivi.
I file .wav e .aif sono la stessa cosa
O quasi! Una insana differenza data da una virgola nei dati e altri particolari rendono i file differenti nella gestione dei meta dati,che sono dati aggiuntivi che possono riguardare la posizione del file sulla time line, dati del
produttore del file o altro. Per quel che ti riguarda, per registrare la tua voce o i tuoi file, tutti e due le estensioni e tipidi file non compressi e PCM sono perfetti per l'editing. La conversione da wav a aif non comporta
perdita di dati audio, si perdono metadati che non riguardano il suono, ma anche il contrario è vero: cioè a patto che non si inseriscano compressioni nel wav. PCM non compresso è uguale
in wav e aif.
Ci sono varie versioni del wav ed esistono altri formati come il CAF e sono spesso utilizzati per superare archeologia informatica che non consente la dimensione del file oltre i 4 giga, quindi sono stati sviluppati sistemi per poter lavorare su formati più moderni.
Nel prossimo articolo ti parlo del volume delle registrazioni e delle basi dell'editing per la voce.
https://www.paolobalestri.com/2016/06/24/voice-talent-life-registrare-e-salvare/
Grazie e a presto.
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