
Una telenovela con
Non è la prima volta ma è bene saper riconoscere quando si è sotto attacco. Perfino persone con una certa esperienza ci cascano ed è il caso di ripetersi negli avvisi per
non cascarci.
Ecco un racconto, una soap opera, per riprendere l'allenamento alla gestione critica dei casting, delle proposte di lavoro, per evitare di cadere in trappole che possono davvero
diventare pericolose.
Ma partiamo dall'inizio, dalla prima mail di Bianca Mender-Jones.
Era un lunedì tranquillo, troppo tranquillo per le mie abitudini.
Ma d'altra parte, come disse quel tale, luglio è il sabato dei mesi e tanti vanno in vacanza, quindi il lavoro rallenta e per noi che siamo abituati a ritmi intensi di VoiceOver,
nasce una sorta di frenesia: dobbiamo lavorare. Ed ecco che arriva una mail! Un possibile cliente nuovo, una persona che sembra avere molto apprezzato i nostri demo on line, su Bodalgo. Ma davvero?

Sì, davvero. Siccome non le avevo risposto perché G-Mail aveva capito prima di me con chi avevamo a che fare, spammando il suo primo messaggio, Bianca
Mander-Jones ci ha riprovato passando da una pagina del mio sito, questo dove sei tu, una pagina non visibile ma indicizzata per Google e dedicata a Bodalgo. Quindi è il
portale ad essere preso di mira.
Ed è facile comprendere perché: database di voci, database di freelance, database di persone che sono abituate a lavorare sulla fiducia.
Una nota importante: non è il portale la causa di questa vicende, è solo un mezzo con cui queste persone arrivano a te con le idee più chiare circa le tue aspirazioni. Non
spulciano i Social per sapere come fregarti, sanno già che vivi di VoiceOver o almeno frequenti il settore.
Successivamente a questa truffa, ne è arrivata una nuova ma identica in tutto e per tutto organizzata dalla stessa gente, immagino e arrivava da Voci.net, anche loro ignare vittime della cosa.
Questa volta il nome del cliente è Lucinda Sodart, nome assolutamente inventato o preso in prestito on line.
Ma arrivano da ogni portale, voice123,
voices dot com o altri portali da cui è possibile trovare i tuoi contatti.
A noi interessa il meccanismo, perché le presunte persone alle spalle sono probabilmente parte di organizzazioni criminali, piuttosto che due furbetti occasionali. C'è un
metodo.

La tecnica prevede di far lavorare tanto la vittima, fargli perdere tanto tempo attraverso un offerta di lavoro.
Per ora la cifra è molto alta rispetto agli standard, quindi ingolosisce.
Ma potrebbero rientrare negli standard di mercato e semplicemente proporre lavori grossi. L'essenziale è che l'aspettativa d'incasso sia elevata, solo così la trappola si
attiva.
Promettono di pagare parte del lavoro durante la lavorazione, ed è esattamente li che fanno scattare la trappola. Ma vogliono vederli i file. Non li ascoltano, non sanno
nemmeno che voce tu abbia e se tu abbia letto quel testo che ti mandano oppure no.
A loro serve sapere a che livello di cottura sei arrivato.
Qui c'è un link a Dropbox con i file che ho usato io, tutti fatti
gratuitamente in AI e nominati così da far credere loro che ero pronto al passo successivo. Il pagamento. Se vuoi farli lavorare un po' fagli credere che ci stai cascando.
Ma anche no.
Ed ecco che Bianca fa scattare la trappola suddivisa in più step, ognuno pensato per portare la vittima in un luogo preciso, la chat della sua finta banca.
Lì, l'ipnosi della fretta mescolata al veleno della cupidigia possono sortire l'effetto, pagare per sperare di farsi pagare.
Buona visione!
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